Consigli per una tipografia perfetta

La conoscenza degli elementi grafici può essere determinante quando ci approcciamo alla progettazione di un artefatto grafico. La forma e la composizione del testo e dei caratteri hanno un ruolo determinante sulla leggibilità. Scegliere un carattere, impostare la dimensione e l’interlinea ci permette di veicolare non solo un messaggio, ma anche una sensazione.

Ad esempio sappiamo che:

  • aumentando lo spazio tra i caratteri (kerning) e l’interlinea si può aiutare a migliorare la leggibilità;
  • i caratteri con le grazie vengono utilizzati per i testi di narrativa e nei quotidiani perchè sono più facili da leggere;

Ma quali sono gli elementi che bisogna curare se si vuole progettare seguendo gli standard della leggibilità?

  • Per prima cosa la dimensione dei caratteri;
  • Segue la spaziatura dei caratteri e delle parole, rispettivamente crenatura (kerning) e il tracking;
  • Importante è il peso e l’uso del maiuscolo e del minuscolo;
  • L’impostazione della giusta interlinea;
  • il contrasto cromatico e tipografico tra testo e sfondo;

Vediamo di seguito in dettaglio questi aspetti.

Dimensioni dei caratteri

La dimensioni dei caratteri è un aspetto importante perché anch’essa è “comunicazione”. Un carattere molto piccolo o molto grande può portare il lettore ad annoiarsi e a stancarsi. La scelta della dimensione del testo dipende dal tipo di pubblicazione e dal pubblico a cui è destinata. Ad esempio i caratteri piccoli sono utilizzati nei libri di narrativa, nei giornali, nei quotidiani, mentre i caratteri grandi sono utilizzati nei libri per bambini e per persone anziane. La dimensione ottimale per un testo su una pagina posta a 30 cm di distanza dagli occhi del lettore si colloca tra gli 8pt e i 12pt. Sotto gli 8pt la lettura è difficile ed è consigliabile solo per testi brevi come le didascalie. Per i libri per bambini si utilizzano caratteri oltre i 12pt. Queste però, purtroppo, non possiamo considerarle come delle regole! Infatti a seconda dell’occhio del carattere, cambia la percezione del carattere. Se mettiamo a paragone due font diversi e impostiamo la stessa dimensione (ipotizziamo 12pt), potremmo vedere come la leggibilità e l’aspetto sia diverso da font a font. Inoltre quando progettiamo a schermo, i caratteri sembrano sempre più grandi rispetto a quando li stampiamo! Pertanto è sempre necessario fare delle prove di stampa, specialmente quando si è alle prime esperienze!

Leggibilità diversa diversa tra due font diversi con stessa dimensione e interlinea.

Il peso del carattere

Il peso del carattere è determinante quando dobbiamo esaltare degli elementi all’interno del nostro impaginato. La variazione del peso permette di definire meglio il contrasto visivo, favorendo una migliore gerarchia degli elementi all’interno della pagina. Ogni carattere è caratterizzato da una famiglia composta da diversi pesi: chiarissimo, chiaro, normale, neretto, nero e nerissimo, ognuno di questi è caratterizzato da uno spessore di tratto diverso. Uno dei primi font disegnato con un ampia gamma di pesi è stato l’Univers di Adrian Frutiger (1954-57). Come suggerito dal nome, aspirava ad essere un carattere universale. Frutiger realizzò 21 pesi diversi e li classificò utilizzando i numeri, identificando il numero 55 come il “regular” e mostrando i pesi diversi sull’asse verticale, mentre sull’asse orizzontale le declinazioni (dal largo allo stretto). Ogni carattere con numero pari è corsivo.

Le varianti del carattere Univers di Adrian Frutiger

La larghezza di un carattere

Come abbiamo già anticipato prima, le lettere di un carattere possono differenziarsi in base all’occhio medio. Le lettere si poggiano idealmente su una linea superiore, che nei caratteri minuscoli si chiama linea mediana. L’altezza compresa tra la linea base e quella mediana si chiama occhio medio, detto anche altezza della “x”. La dimensione dell’occhio di un font è tra gli aspetti più importanti perché è utile a definire una buona o cattiva leggibilità. Le lettere di un carattere tipografico sono costruite sulla larghezza del quadrato contenente la lettera M. Alcuni font sono caratterizzati da una famiglia che comprende disegni più stretti (condensati)o più larghi (espansi).

Immagine presa da codencode.it

L’interlinea e la larghezza del testo

L’interlinea è un elemento fondamentale per quanto riguarda la leggibilità. Se è troppo stretta l’occhio può avere difficoltà a distinguere le righe, mentre se troppo larga il lettore potrebbe aver difficoltà ad individuare la riga successiva. Di solito l’interlinea è il 120% della dimensione del carattere. Quindi se il corpo è 10pt, l’interlinea sarà 12pt. Per specificare questi dati, normalmente si indica con una frazione, quindi 10/12pt. Onestamente questa è uno standard che a mio avviso non può essere sempre applicato, infatti spesso aumento o addirittura imposto lo stesso valore sia per la grandezza del font che della interlinea. Per avere una buona leggibilità, la lunghezza della colonna deve contenere circa 30 caratteri per testi brevi, da 50 a 70 caratteri per testi lunghi. In questo articolo la lunghezza della riga è di circa 100 caratteri, come è la leggibilità del testo per te?

Dimensione riga tipografica

Lo stile, il maiuscolo, il minuscolo e il maiuscoletto

Normalmente il testo viene composto utilizzando il tondo chiaro o regular. Ma un font può avere diversi stili a seconda dell’uso:

  • corsivo, ovvero la versione inclinata del tondo e si usa per le citazioni o per mettere in risalto parole straniere, titoli di opere, per i termini tecnici e specialistici.
  • neretto, ovvero bold, medium, ultrabold. Si usa per i titoli o termini importanti a cui si vuole dare rilievo.
  • il MAIUSCOLO, viene utilizzato nella prima lettera di una parola dopo il punto. Esistono font che hanno solo la versione maiuscola del carattere. La scrittura di un testo solo in maiuscolo è da evitare, perchè il maiuscolo è privo delle aste ascendenti e discendenti, che facilitano la lettura, inoltre online se si scrive in maiuscolo si comunica che si sta urlando;
  • Il maiuscoletto è un maiuscolo con l’altezza del minuscolo. Si usa per i nomi degli autori, nei titoli delle illustrazioni e nelle infografiche;
  • sottolineato, viene utilizzato per indicare che quel testo è un link.
Immagine presa da italofonia.it

Ricordiamoci che tutto deve essere coerente con la visual identity, il tono of voice e con il messaggio! Progetta i tuoi artefatti grafici seguendo lo stile più corretto e adatto al target di riferimento. Il mio mantra progettuale è Less is more! Per questo, spesso quando progetto immagino che il mio target di riferimento sia mia madre, più il layout sarà semplice e pulito, più mia madre capirà e sarà fiera di me 😁.